Il design. I Maestri.

Viviamo un tempo che ha pericolosamente imparato a dimenticare il proprio passato. Un tempo che non ha più memoria. Un tempo che insegue un improbabile futuro che sia sempre nuovo e diverso. Come ci ricorda il filosofo spagnolo Ortega y Gasset “rompere la continuità col passato, voler cominciare di nuovo, significa aspirare al declino”. Così facendo, l’uomo ha rinunciato al suo privilegio di ricordare il passato, possederlo e servirsene, costringendosi a vivere un presente senza avanzamenti, senza progressi. La conseguenza peggiore di un tale atteggiamento è quella di bruciare il nostro presente, l’unico che ci è dato di vivere, privandolo della storia e azzerando più di una generazione. Se “il futuro è adesso” dobbiamo essere consapevoli che solo quello che siamo capaci di fare adesso sarà in grado, nel bene o nel male, di determinare il nostro futuro. Per questo chi si occupa seriamente di design non può non guardare l’opera di chi ha contribuito alla storia del design stesso e alla sua importanza. Tra i maestri indiscussi cui riferirsi quando si parla di design annoveriamo:

Le Corbusier (1887-1965), al secolo Charles-Edouard Jeanneret, nato in Svizzera nel 1887. Attivo professionalmente dal 1914 per molti è semplicemente il fondatore dell’architettura moderna. Pioniere dell’uso del cemento armato nell’architettura, è stato anche uno dei padri dell’urbanistica contemporanea.

Charles e Ray Eames (1907-1978 / 1912-1988). Un team creativo formidabile composto da marito e moglie. Attivi dal 1940 fino a tutti gli Anni 70, pionieri del design organico, distinto da linee morbide e arrotondate, contrapposto al design razionalista, dalla chiara estetica filo-industriale.

Eero Saarinen (1910-1961). Architetto e designer finlandese naturalizzato americano, attivo dal 1940. Come architetto i suoi progetti più noti sono il Kresge Auditorium dell’MIT, lo Yale Hockey Rink a New Haven e il terminal della TWA nell’Aeroporto internazionale JFK di New York (terminato postumo nel 1962). Come designer i suo progetti più riusciti e famosi sono la serie Womb e la serie Pedestal.

Jean Prouvé (1901-1984). Architetto e designer francese autodidatta, ha studiato da giovane presso un mastro ferraio e ha sempre prediletto l’acciaio e i metalli per i suoi lavori pur rifiutando l’uso del tubo d’acciaio alla Bauhaus https://it.wikipedia.org/wiki/Bauhaus perché preferiva l’uso di lamiere piegate, pressate e saldate a sezione scatolare. Il suo principale risultato artistico è stato essere riuscito a trasferire la tecnica di produzione industriale nel design, senza perdere la qualità estetica.

Paul McCobb (1917-1969). Americano del Massachusetts, anche McCobb era un autodidatta. Da ragazzo studiò in una scuola d’arte. Durante la seconda guerra mondiale operò come geniere presso i Camouflage Corps occupandosi di grandi sistemi di mimetizzazione. Anche lui inscrivibile nella scuola modernista americana, è stato attivo dal 1945.

(fonti: Design Lifestyle Magazine e Domus Magazine)

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